mare, cielo e bagnanti

Anche qui il cielo non scherza, un pomeriggio a Varigotti, un’ora di sole e poi uno spettacolo della natura, dove abbiamo visto la nuvola svuotarsi all’orizzonte, dove il turchese del mare giocava con l’ultramarino, l’azzurro e il grigio delle nuvole.

Il mare baltico è diverso, non va e viene come il mare del nord, c’è sempre. Ma anche qui il cielo non è mai uguale, dipinge i quadri più belli e drammatici, come questa nuvola che ci aveva inseguito durante una passeggiata, sempre minacciando di rovesciarsi, ma capriccioso, e volato via.

Questo cielo non esiste, è un cielo ipotetico, ma ispirato dagli espressionisti nordici. Un inclino a Emil Nolde, il grande pittore dei cieli e mari.

Cieli accesi, drammatici dopo un temporale di fine stagione. In fondo si intravede la Skyline, minuscolo contro la immensità della natura.

Bassa marea, al mare del Nord arriva il momento quando si fanno le passeggiate sul fondo del mare che si è ritirata. Bambini che cercano granchi o altri tesori. Un momento senza pensiero, tutto nel qui e ora, e non sanno ancora che saranno ricordi di pura felicità.

Acqua, azzurra o grigia, non importa se fredda o calda, i bambini ci giocano, si emergono e diventano tutt’uno con la natura.

Volevo fermare l’attimo…quando il mare del Nord è bassa, arriva il momento per una passeggiata, bambini che giocano, una signora che porta il cane a spasso.

Certo che Sardegna merita tutti gli azzurri i turchesi e colori cristallini delle loro spiagge fantastiche. Ma una sera, senza guardare l’orizzonte dove tramonta il sole, durante il “golden hour”, l’ora d’orata, prima del tramonto quando tutto si tinge nei colori caldi, ho visto questo momento dove il colore sulla sabbia e i riflessi sul acqua raccontano tutta la scena lo stesso.

Qui un mare qualsiasi (ispirata comunque da una fotografia in Sardegna) volevo tracciare con il pennello il movimento apparentemente casuale del mare dolcemente mosso.